Strategie PD

Condivido in parte la scelta strategica del PD di puntare al governo con i 5 stelle.

Penso vada affiancata ad una linea di condotta 'istituzionale' che chiami in causa, a cominciare da Camera e Senato per proseguire con le commissioni parlamentari e poi con il presidente della repubblica, tutti i partiti, compreso il PDL.

Un conto infatti è la linea politica ed un conto è quella istituzionale.

Credo si debba puntare ad un presidente della Camera dei 5 stelle o, più probabilmente, del PDL e ad un presidente del Senato che costituisca una figura di area PD ma dotato di grande autorevolezza morale ed indipendenza (Rodotà?).

Anche per il presidente della repubblica, che si vota dal 15 aprile, mi muoverei nella linea della concertazione con tutti i partiti.

Su questo piano non c'è ragione alcuna di ostracismo verso il PDL che ha piena legittimità democatica non intaccata dalle vicende giudiziarie del suo leader.

Credo si tratti di arrivare, nel caso la proposta Bersani a Grillo, come è probabile, non vada in porto, ad una proposta di un governo affidato dal nuovo presidente della repubblica ad una carica istituzionale, il presidente del Senato, seconda carica dello stato, con il mandato di fare una riforma elettorale che garantisca la governabilità all'uscita dalle urne e che introduca un forte cambiamento in alcuni assetti istituzionali (numero e retribuzione parlamentari) in tempi tali da andare a votare in autunno gestendo nel frattempo autorevolmente l'emergenza economica..

Credo che una proposta del genere troverebbe i voti di fiducia di PD, Monti e PDL e la collaborazione su singoli aspetti del movimento 5 stelle.

Poi ad ottobre vinca il migliore.

PS: Non so se il PD riuscirebbe a cambiare il segretario in tempo ma non credo sarebbe essenziale.